Dolci bimbi che stan nella luna[1]
dolci occhi, malinconici, vaghi
che cercate la vostra fortuna.
Padre, madre, ancora non paghi
che i lor sogni non sanno lasciare
credevano fosse un bel gioco
credevan bastasse l'amare
amare, e penar solo un poco.
Ora abbracciano i bimbi perduti
li abbraccian, di loro più spersi
guardan chi non li sa ancor guardare
cercan come con loro vedersi.
Io lo so, noi sappiam come fare
dal quel mare sarete sommersi.
[1]Bambini con difficoltà relazionali. Vedi: Michele Zappella: Il bambino nella luna (Feltrinelli)