Guardo i tuoi occhi a cercare
Lombra del cuore dallora:
La tua forza di viver e damare
Dove i miei occhi trovavano allora
E trovano, adesso, la pace e l
ristoro.
Ora, tu sei nonna ai miei figli.
Non so come presentar loro
Quei tuoi dolci e cari consigli.
Sulla povera sedia rotella
Or non vedi
non senti
non sei
La vita ti sembra ancor bella?
Non so, ricordando qualeri
Non lo so, vedendo qual sei!
Non posso credere che ora
Sei tu che hai bisogno
Di me, ma lo sento,
come in un brutto sogno:
E sento un rimorso
Per tutte le volte
che
(non) lo sapevo
e non tho soccorso.
Vita breve, veloce, lontana, tiranna
Che passa, che vola ed inganna!
Già son più vecchio di come ricordo
Te, quando bimbo, fanciullo, adolesco
Guardavo, e tu mi davi l soccorso
Anche ora la vedo,
forse più spesso chio crede
Anche a me verrà questo peso
che tu ora porti sì lieve.
I miei figli
che già mi vedono vecchio
Avranno anche loro i lor figli,
ed io sarò come un tuo specchio
Tu piccola, grande vecchietta
Morivi[1]
ed io ti teneva la mano
Riapristi i tuoi occhi
coraggiosi e gentili
Mi lasciavi: ti dissi ti amo
E tu ancora tornasti al richiamo.
I tuoi sensi, il tuo cuore è ancor
quello
Più
lento, più dolente è il tuo passo,
che chiede pazienza, non canti
duccello:
Così la tua mente, dal muovere lasso
Richiede rispetto al più lento suo
passo.